Il sughero, prodotto naturale usato da moltissimi anni per tappare bottiglie di vino e affini.
Ma cosa c'è dietro ad un tappo? Dobbiamo partire necessariamente dalla materia prima, ovvero il sughero stesso, prodotto dalle piante ( zona del cambio suberofellodermico) come protezione contro parassiti, a noi interessa principalemtne il sughero prodotta dalle quercie, in particolare della specie Quercus Suber.
Prima di raccolgiere il sughero da una pianta giovane, bisogna aspettare almeno 20-25 anni, per il raggiungimento di un diametro ottimale e altri 10 per un miglioramento della qualità del sughero, solo dopo 35 anni si puà raccoglie il primo sughero, questo generalmente viene raccolto in zone cande (marocco, sapagna).
Dopo la scortecciature il sighero viene trattato a caldo per fargli prendere la forma di una plancia (l' albero è cilindrico mentre noi lavoriamo su una superficie piana), sucessivamente le plance vengono traforate per ottenere dei cilindretti che andranno a formare il tappo monopezzo, mentre gli scarti vengono triturati per ottenere la segatura, componente dei tappi aglomerati.
A questo punto si parte col processo di estrazione del (TCA, vedi articolo precedente) e sucessivamente vengono formati i tappi, a seconda della misura richesta dal cliente
prima della vendita finale, i tappi vengono sbiancati, retificati (per corrispondere alle misure di commessa) e vengono stampati col nome del cliente.
Esistono vari tipi di tappi in sughero: tappo monopezzo, tappo aglomerato (segatura di sughero compressa eincollata), birondellato (aglomerato +2 rondelle di tappo normale) e i tappi di ultima generazione formati da 2 rondelle attaccate ad un tronco centrale formato da 2 mezze lune di sughero naturale.
rudy
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