PENSARE DIVINO, un blog che ruota intorno al mondo del vino, partendo dalla vite, passando per l' uva e arrivando al bicchiere in tavola.
Gli articoli vengo presi da lezioni/ricerche universitarie, esperienze personali ed info dal web.
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martedì 31 gennaio 2012

I 3 giorni della merla

Da ieri siamo entrati nei 3 gg della merla, i giorni più freddi dell' anno.
Qui le temperature si sono abbassate di 5-7 gradi e il vento che che arriva fino a 30 km/h non accenna a smettere, purtroppo questo tempo rende difficile tutti i lavori in vigna (operazioni manuali) ghiacciando le mani e rendendo quasi impossibile proseguire con la potatura.


martedì 24 gennaio 2012

COSA VUOL DIRE ABBATTERE I COSTI DI PRODUZIONE?

La risposta potrebbe essere scontata e semplice, molti potrebbero dire basta non spendere, basta non fare lavorazioni inutili, basta eliminare il superfluo.... bhè a mio parere questa è una mentalità molto vecchia e sono tutti pensieri e ragionamenti di persone approssimative, che parlano senza aver fatto i conti con la penna, certo non posso dire che se dimezzo le ore di utilizzo di un trattore risparmio sul gasolio, non c'è dubbio, però è una soluzione temporanea, ed inefficiente a lungo periodo

Il risparmio e il contenimento dei costi è un processo in continua evoluzione, risparmiare in agricoltura vuol dire investire! ma investire come? Bhè nel modo giusto ovvio, comprando attrezzature più efficienti, programmando i lavori ed eliminando tempi morti.
Risparmiare in agricoltura vuol dire sapersi organizzare e saper vedere lontano, anche il fatto stesso di precludersi una sola di queste strade è un fattore di costo. Rincorrere i prezzi non vuol dire dover sottostare al mercato, ma evolvere parallelamente ad esso, non esiste la frase non lo posso fare, o è impossibile, ci sarà sempre qualcuno che lo fa, e quello farà successo.

10 anni fa era impensabile fare dei lavori con macchinari combinati, o più lavori contemporaneamente, ora sta diventando l' ordine del gg, ma chi 10 anni fa diceva che era impossibile, inutile e dispendioso, ora si trova a dover competere con chi ci ha creduto, che risulta essere favorito nella competizione.

Investire del denaro che ci fa risparmiare sul costo del prodotto, equivale ad un guadagno, se ti fermi non avrai mai la possibilità di recuperare.

OPEN YOUR MIND è il motto di chi fa dell' innovazione e delle idee il suo punto di forza senza lasciarsi spaventare dai cambiamenti.

martedì 17 gennaio 2012

progetti futuri

quest'anno entreranno in produzione 6 ettari di pinot grigio, che al momento sono da impalca, decidendo il metodo di allevamento. Il più classico guyot dalle nostre parti va molto di moda, ma dal punto di vista economico non è molto redditizio, dati gli elevati costi.

Un metodo di gran lunga meno oneroso e quasi del tutto meccanizzabile è la cortina semplice, che se ben organizzata fa scendere i tempi di potatura a 10-15 ore per ettaro, però la qualità dell' uva è decisamente inferiore, se ci troviamo in zone umide, la botrite potrebbe regnare.

La via di mezzo, a mio parere, è rappresentata da un cordone speronato, facilmente meccanizzabile, abbatte di molto le ore di potatura rispetto ad un guyot, però nelle nostre zone garantisce qualità eccellenti per vini fatti in pianura, senza grosse pretese, ma equilibrati e piacevoli.

Oltre a questo, in questo periodo di potatura si sa ridefinendo la forma di un' altro vigneto, piantumato a pignolo, optando sempre per un cordone, con varianti.

lunedì 9 gennaio 2012

Rosso Antico al BBeQ – Storiche annate di grandi rossi incontrano la cucina di Carlo Tanoni



C’eravamo lasciati qualche mese fa con due grandi approfondimenti nella dimensione dei vini rossi, dei grandi rossi da invecchiamento, ripartendo la nostra analisi in due distinte tipologie: monovitigni e assemblaggi. E’ stato un viaggio impegnativo e trasversale, che traguardava le “cento” etichette, in grado di regalarci degustazioni di gran pregio, verticali memorabili e confronti di altissimo livello. Ma ci mancava qualcosa per concludere quel viaggio, mancava il confronto con il tempo che ci avvalorasse quella declaratoria di “grandi rossi da invecchiamento”.
Per questa tappa finale, fatta di poche etichette, giusto otto, ma tutte rigorosamente con almeno dieci anni di cantina sul vetro, ho pensato che ci voleva un connubio tale da completare il senso profondo del vino: l’abbinamento con pietanze in grado di esaltarne le singole proprietà ed esaltarsi in una corrispondenza organolettica fatta di contrasti e bilanciamenti, contrapposizioni ed equilibri. Sono stati Carlo e Tiziana Tanoni a regalarmi l’occasione perfetta, in un pomeriggio uggioso di fronte al mare di Latina, nel loro accogliente ristorante che ben conosciamo per la qualità della cucina e la cordiale ospitalità: il BBeQ.
[...]
Tortino di patate e guanciale con salsa al curry
con Carato 1999 – Cantarutti Alfieri
Questa è la vera rivelazione della serata, un vino che conoscevo per quanto me lo aveva descritto la sua appassionata produttrice, Antonella Cantarutti, ma che ha superato persino le qualità decantate. Lavorazione curata applicata ad un Cabernet Franc in purezza, vinificato con l’utilizzo di tutte le tecnologie in grado di agevolare al meglio la perfetta espressione di una fisionomia territoriale. Raccolta manuale e pigiatura soffice con pressa a polmone, poi macerazione sulle bucce per 2/3 settimane con rimontaggi e delestage sistematici. Dopo la svinatura il mosto passa in barriques dove trascorre un anno e mezzo durante il quale svolge la malolattica, il contenuto di tutte le barriques viene infine assemblato e lasciato riposare per quasi un anno. Dopo dodici anni si offre con un colore ancora coeso, tendenzialmente granato con riflessi amaranto. I profumi evidenziano una incipiente nota vegetale, incisiva e lunga, poi toni terziari di tabacco, liquirizia e cuoio si intrecciano a note fruttate di rovo; chiude un sentore di rosa appassita. Al palato si apprezza l’apporto fruttato, sorprendentemente vivo e dolcemente polposo, tra ribes e mora; ma è l’apporto acido, integro e godibile, a sorprendere, con tannini fluidi e infiniti, di spessore e funzionali alla
trama sensoriale, che si chiude al mio palato con una piacevole traccia iodata. Il tortino di Carlo Tanoni è perfetto, il sapore del guanciale bilancia la dolcezza delle patate e il curry si amalgama ottimamente al vino. Ma il messaggio è che l’idea di un piatto speziato sia la matrice ideale per il nerbo acido e il complesso aromatico di questo vero purosangue friulano.

tratto da:
Posted By Riccardo Brandi On 4 gennaio 2012 @ 03:26 In In copertina 

martedì 3 gennaio 2012

Potatura secca

Nel vigneto come nella maggior parte delle coltivazioni a frutto la potatura invernale serve per controllare la crescita della pianta e vocarla alla produzione di frutti.

In se la pianta della vite è rampicante, ovvero predilige lo sviluppo della chioma/tralci che si arrampicano su tutori naturali o artificiali, producendo grappoli piccoli e spargoli.

Con la potatura secca noi cerchiamo di renderla a portamento arboreo (a fusto portante) limitandone la vegetazione e concentrando tutte le forze della pianta sulla formazione di frutti.
Esistono diverse correnti di pensiero sulla potatura, dalle più vecchie a testa di salice alle più innovative a canali aperti (metodo simonit e sirch) negli ultimi anni troviamo anche un metodo di potatura detto "minimal", analizziamo i vari metodi.

Metodo tradizionale, sulla testa della pianta si va a generare una testa di salice, dove tutti i punti vegetativi partono da punti adiacenti, generando ogni anno i capi a frutto, è molto diffusa perchè richiede poche conoscenze di anatomina della pianta, e assicura ugualmente un buon risultato.

Metodo Simonit e Sirch, dato dall' esperienza ventennale di Marco, si sta affermando negli ultimi 5-7 anni questo metodo, che sopperisce alla testa di salice generando 2 branche sulla testa della vite, che garantiscono un flusso di linfa continua, assicurando maggiore longevità alla pianta stessa, che sarà meno soggetta alle malattie del legno.

Metodo minimal, studiato in francia oltre 40 anni fa, ma riportato in voga solo ultimamente prevede che la potatura secca sia inesistente, e la vite venga domesticata solo con svariate potature verdi, il portamento cespuglioso che si vieni così generando fa produrre alla vite grappoli molto piccoli e concentrati, punto di forza del metodo è il bassissimo costo, praticamente zero


domenica 1 gennaio 2012

Buon 2012

Buon anno a tutti, accolto con molto calore da bicchieri di Prologo e scoppiettanti tappi di Epilogo bevuti in centro a Villach con sottofondo di botti.

Buon 2011