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martedì 22 novembre 2011

DENSITA' D' IMPIANTO

Voglio sfatare il mito secondo cui, molti credo che la produttività e la qualità dell' uva sia direttamente correlata alla densità delle viti per ettaro, questo è vedo solo per casi estremi ovvero se mettiamo a confronto un impianto con 1000 ceppi/ha e uno con 8000 ceppi/ha, ma per casi intermedi fino a 2000 ceppi di differenza le piante si autocompensano livellando i valori grado zuccherino, acidità, pH e quintali ha.

La qualità e la quantità di uva invece è direttamente correlata al carico di gemme per ettaro, e dai metodi di allevamento, che possono cambiare anche di molto la produttività, ad esempio uno studio dell' Università di Udine ha evidenziato come su un Pinot Bianco con densità di apezamento confrontabile, 3 diversi metodi di allevamento ( cordone bilaterale, cordone monolaterale, cordone verticale) la densità d' impianto ha interagito radicalmente sulla quantità e la qualità delle uve.

Queste differenze sono minormente incrementate con vitigni molto vigorosi, dove le piante untrano in competizione molto più facilmente, equilibrando al produzione, uno Chardonay è molto vigorono rispetto ad un Pinot B. e quindi sul primo avremo risultati equivalenti su tutta la matrice di prove (densità di ceppi / metodo di allevamento) mentre sul secondo avremo differenze marcate.

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