PENSARE DIVINO, un blog che ruota intorno al mondo del vino, partendo dalla vite, passando per l' uva e arrivando al bicchiere in tavola.
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giovedì 17 febbraio 2011

CREDERE NEL PROPRIO VINO (il tempo)

Alcune aziende ormai stanno diventando troppo comerciale, probabilmente a discapito di un prodotto di qualità, ma del tutto onesto.
Personalmente quando dico che: credo nei miei vini, mi riferisco a tutta una corrente di pensieto che parte dalla vigna e finisce col calice di vini, ovvero curare una vigna trasformare l' uva e creare un prodotto che ti porti a delle soddisfazioni.
COSA CI VUOLE PER TUTTO CIò? tempo, mi spiego, tutti i grandi vini provengono da uve pregiate, ma se io non aspetto il giusto periodo di maturazione delle uve, il giusto tempo di macerazione/fermentazione, il giusto tempo di affinamento e il perfetto tempo di evoluzione del vino stesso, non posso aspettarmi grandi prodotti.
Il segreto è il tempo, e tutte le aziende che non sanno aver pazienza, personalmente non sono aziende che credono nel loro prodotto, non voglio dire che fanno vinaccio ma che semplicemente preferiscono bere tutto il vino, che lasciare un ricordo del loro prodotto. Se un' azienda propone annate giovani difficilmente si può permettere di avere in cantina annate vecchie, anche solo di 2-3 anni. Questo non è solo un svantaggio dal punto di vista qualitativo ma in questo modo un enologo aziendale non può permettersi di capire l' evoluzione del proprio vino nei 2-3 anni sucessivi la vendemmia

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