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martedì 24 maggio 2011

irrigazione

questo è un buon periodo per parlare di irrigazione, infatti dalle mie parti, sono ben 12 gg che non piove e con temperature costanti di 30°C e umidità impressionanti tutte le piante soffrono, quelle giovani di più mentre quelle vecchie resistono ancora.

L' irrigazione è molto importate, ma va fatta nel modo e nel tempo giusto, ad esempio un irrigazione a piogga fatta durante il gorno provoca uno stres termico alle foglie che le può portare a dissecamento, altro problema sorge da lunghe irrigazioni, con bagnature delle foglie maggiori di 2 ore circa, rischiamo di incorrere nelle circostanze perfette per lo sviluppo di peronospora. Mentre una corretta irrigazione a goccia, fatta in modo costante porta solo che benefi, sopratutto se addizionata di concimi nel caso di carenza del terreno.

l' irrigazione non è sempre indispensabili, infatti nelle coltivazione dove l' interfila è lavorato, l' umidità del terreno persiste per più tempo, rispetto a terreni inerbiti, questo può portare ad avere un azione mirata a seconda delle annate, con annatte piovose i filari possono essere lasciati inerbiti, nel caso di periodi come questi i terreni possono essere coltivati.

Altri vantaggi di coltivare o non coltivare il terreno sta nell' avere vignali con file lavorate in modo alternato (ovvero una fila inerbita e una lavorata, poi una inerbita e ancora un' altra lavorata, e così via) questo permette soppratutto a ridosso del periodo di vendemmia di riuscire a mantenere la vite in uno stato di stres-soppravivenza, infatti metà apparato radicale sarà in stres, e metà no.

A questo proposito, possiamo dire che l' irrigazione può essere fatta in 2 modi, o di "mantenimento della pianta" o di soccorso, la differenza è che la prima non fa entrare in stres idrico la pianta, portandola ad una produzione abbondante e con basso contenuto di zucchero, la seconda invece fa in modo che la pianta produca meno grappoli i quali avranno maggiori concentrazione succherine e di sostanze organice.

Attenzio c'è un sottile confine tra irrigazione di soccorso e stres idrico irreversibile dopo il quale la pianta va verso il dissecamento senza possibilità di soppravivenza.

Ovviamente questi discorsi dipendono molto alche dal tipo di porta innesto e dal tipo di terreno, tutti fattori che influenzano molto la scelta e la quantità di acqua somministrata.

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